Ultima dichiarazione di voto sul referendum
Poi rispetterò il silenzio elettorale
Questa è la mia ultima riflessione sul referendum. Poi rispetterò il silenzio elettorale, anche se so bene che saremo in pochi. Sono pensieri di carattere generale, che ho avuto già occasione di esprimere, ma credo sia utile ribadire.
Comunque la pensiate, spero che lo facciate per il bene dell'Italia, come ho cercato di fare io. Buon voto a tutti.
Un popolo che perde la speranza si nutre di rabbia, credendola ragione. Anziché comprendere che solo la politica le salverà, le masse che perdono le loro conquiste e si sentono sempre più sospinte verso la precarietà e l'incertezza del futuro, o si astengono dal voto o riversano il loro rancore a sostegno di movimenti di protesta verso il sistema, senza capire che questi movimenti, non offrendo soluzioni, diventeranno presto sistema essi stessi.
Nessuno, privo di ingenti rendite finanziarie, potrà salvarsi da solo illudendosi di potersi isolare.
La salvezza non potrà essere che collettiva. È per questo che la politica diventa necessaria e indispensabile. Quella vera, si intende. La politica che è partecipazione, discussione, analisi dell'esistente, delle sue positività e delle correzioni da effettuare; confronto di idee, individuazione di nuovi orizzonti e nuovi ideali; fiducia, entusiasmo e scelta delle nuove persone per perseguirli.
Il Partito Democratico è nato per questo. Per la sua natura di partito riformista deve porre ogni sforzo nel rielaborare un pensiero nuovo, che dia un significato alla politica come nuovo modo di stare insieme e di far valere l'interesse generale, tornando a far risentire gli uomini liberi e padroni del proprio destino.
Giorgio Alessandrini
#IoVotoSi
2 dicembre 2016
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