Bastava il buon senso per capire che siamo stati derubati di un diritto di cui siamo portatori in quanto sovrani di questo Paese.
Abbiamo dovuto aspettare una sentenza della Corte perché, ed è incredibile dirlo, i parlamentari non lavorano per noi, ma solo per sé stessi.
Il Partito Democratico ha il compito di ribaltare questa realtà. Uno sforzo immenso, ma improrogabile.
Dalle motivazioni della sentenza:
“Dette norme, non consentendo all’elettore di esprimere alcuna preferenza per i candidati, ma solo di scegliere una lista di partito, cui è rimessa la designazione di tutti i candidati, renderebbero, infatti, il voto sostanzialmente “indiretto”, posto che i partiti non potrebbero sostituirsi al corpo elettorale e che l’art. 67 Cost. presupporrebbe l’esistenza di un mandato conferito direttamente dagli elettori. Inoltre, sottraendo all’elettore la facoltà di scegliere l’eletto, farebbero sì che il voto non sia libero, né personale.”
_________________________________
Giorgio Alessandrini, 14 gennaio 2014