martedì 3 dicembre 2024

Non vado, o vado e faccio casino?

Mi si nota di più se vado..

Non vado, o vado e faccio casino?
Il re è nudo
 
Paradossalmente, l’amica Katia ha fatto bene a fare quell’intervento in assemblea. Non tanto per il contenuto, già noto a tutti e soprattutto al nostro elettorato. Ma perché evidenzia in modo plateale un problema di funzionamento del partito: e cioè che l’unica via per denunciare che il re è nudo è l’invettiva pubblica. 

Tutte le analisi politiche effettuate dai circoli sul territorio all’indomani della pesante sconfitta elettorale hanno prodotto, se va bene, sintesi e documenti che al massimo hanno raggiunto il livello regionale, dopo di che non interessano più a nessuno

Fine del confronto. Fine del dibattito. Fine della possibilità di mettersi tutti in discussione, élite compresa. 

Tanto che non si capisce l’utilità di continuare a farle. E di conseguenza di iscriversi al partito, partecipando all’attività quotidiana e all’elaborazione di un pensiero collettivo, e soprattutto ad una scelta di merito del proprio personale politico, quasi sempre selezionato sulla base dei rapporti di forza tra le varie correnti, quando non imposto dai vertici per le elezioni nazionali. 



Per farsi sentire bisogna fare come Katia? 

Ha fatto bene, Katia. Non perché Katia. E neanche perché renziana. Lei stessa lo afferma, ed in effetti è in Assemblea proprio in quanto tale. Non è questo il problema. Il problema è che per farsi sentire bisogna fare come lei, o come la Serracchiani nel 2009. E che, sapendolo, nell’era della comunicazione orizzontale si possono pianificare i propri percorsi individuali

I sistemi di funzionamento del partito devono ormai tenere conto del fatto che i social e la rete rendono inutili le mediazioni ed erodono il potere delle élite, ma smaterializzano anche la conoscenza e l’esperienza, attraverso la creazione di un universo parallelo in cui un’umanità ‘aumentata’ viene irretita e sedotta attraverso parole chiave. 

Una elaborazione del pensiero solo attraverso il litigio 

Tarasconi assurge alla ribalta in quanto produttrice della notizia considerata da tutti ‘evento’. 
Com’era facilmente prevedibile, si accende un dibattito pubblico solo attraverso l’invettiva per contrapposizione
A parte il non minore problema che questo metodo tende a semplificare e sfumare i contenuti e focalizza il contrasto sulle persone, il guaio è che il partito offre continuamente l’immagine di una elaborazione del pensiero solo attraverso il litigio, nel disinteresse dei vertici, sempre ripresi nelle riunioni con la faccia su Twitter. 

Dialogare per contrapposizione invece che per collaborazione non fa bene al partito, che mostra così di non poter essere utile neanche al paese. 

È necessario concentrare l’attenzione sui modi in cui si deve far arrivare ‘il pensiero di molti’ dal basso verso i vertici in modo costruttivo e non distruttivo. 

Col partito ‘liquido’, il consenso diventa uno sciame d’api 

A questo devono servire le nuove forme immediate di comunicazione costituite dai social e dalla rete. E per questo devono essere utilizzate: per ricostruire la ‘fisicità’ di un partito che rimane collegato sul territorio attraverso una rete di relazioni umane che si incontrano facilmente sui social, ma esistono e si vedono anche di persona, raccogliendo gli umori della gente comune nelle proprie strade. 

Per far sentire ad ognuno di loro che per cambiare le cose bisogna esserci, iscriversi, dire la propria opinione e dare il proprio voto sui temi e sulle persone, sapendo che conterà. 

Questo è l’unico modo per ristabilire un consenso stabile e non volatile. Col partito ‘liquido’, il consenso diventa uno sciame d’api. Un giorno si posa su uno di noi. Il giorno dopo vola in massa altrove. 

___________________________________
Giorgio Alessandrini, 20 novembre 2018

20 novembre 2018

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Giorgio Alessandrini

Analista dati delle politiche per il lavoro per la Regione Emilia-Romagna. Ex funzionario amministrativo di INA-Assitalia, poi Generali. Appassionato delle vette e del mare; di emozioni; della vita. E di politica come strumento di risoluzione dei problemi reali.

© Giorgio Alessandrini 2017
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