Votare per la flat tax significa votare per la sanità privata e le cliniche a pagamento. Vuol dire votare per le scuole private e per relegare le scuole pubbliche a parcheggio per giovani senza futuro.
Significa accettare il rischio di stare male e non poter usufruire di cure adeguate per mancanza di soldi. E di precludere a sé stessi e ai propri figli un livello di istruzione adatto a modificare la propria condizione sociale.
I benestanti e i ricchi risparmierebbero decine di migliaia di euro all’anno, e con questi si assicurerebbero le cliniche più costose ed attrezzate, e i chirurghi più bravi.
Potrebbero - ancora di più - accedere a scuole per élite, con professori, attrezzature didattiche e corsi all’altezza delle future classi dirigenti.
I ceti medio bassi, irretiti dall’esca del risparmio di qualche centinaio di euro, votererebbero la flat tax per assicurarsi una vita da schiavi, senza un futuro e completamente in balia degli eventi della vita.
Nelle assurde proposte politiche di questa destra esiste in realtà un filo conduttore comune.
L’idea che il pianeta non basti per tutti, e solo i più forti abbiamo il diritto di sfruttarlo e depredarlo come meglio possono. Gli altri si fottano.
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Giorgio Alessandrini, 21 agosto 2022