martedì 3 dicembre 2024
Letture
La lampada a stelo aveva un paralume a tronco-cono, stretto in alto e largo alla base. Il tessuto era spesso, ma con l’interno chiaro. L’effetto era quello di una luce calda e accogliente proiettata sulla comoda poltrona in pelle anticata, e la semi oscurità nel resto della sala.
Brevi sorsi da una tazza fumante sul tavolino accompagnavano la lettura di un libro per il quale aveva scelto il silenzio, invece di una musica in sottofondo. La trama lo rapiva ed inoltrava in sentieri in cui riconosceva le tracce più profonde di sé. Quelle rimosse dal ritmo quotidiano degli impegni; del lavoro, dei doveri e interessi.
Era come se ogni frase letta gli stesse parlando proprio di lei, con le stesse parole con cui la vedevano i suoi occhi e le sue emozioni. Ne descrivevano lo stile sobrio e la classe che diventa avvenenza, sopravanzando, pur se appariva impossibile, la raffinata dolcezza dei suoi lineamenti, l’immensità della pace che emanavano i suoi occhi, la serenità che donava il suo sorriso.
Leggeva avidamente, sorpreso da come un libro scelto quasi per caso si rivelasse così affine alle sue emozioni. Questa considerazione lo fermò. Riprese in mano la tazza, sorseggiando con più calma mentre rialzava lo sguardo verso la penombra, e capì.
Non era il libro, a parlargli di lei.
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Giorgio Alessandrini, 21 maggio 2023
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Giorgio Alessandrini
Analista dati delle politiche per il lavoro per la Regione Emilia-Romagna. Ex funzionario amministrativo di INA-Assitalia, poi Generali. Appassionato delle vette e del mare; di emozioni; della vita. E di politica come strumento di risoluzione dei problemi reali.
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