Come mai, in un paese di 334milioni di abitanti, il partito democratico americano è riuscito a contrapporre un settantasettenne senza particolare carisma al più ridicolo e inadeguato (e ce ne sono stati tanti) presidente della storia degli Stati Uniti?
Non sarà che, come da noi, esiste un grave problema di selezione della classe politica?
Non dovremmo forse chiederci perché il mondo progressista occidentale non riesca a recuperare il senso della Storia degli ultimi 30 anni, aprendo praterie sterminate al dilagare del populismo della paura?
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Giorgio Alessandrini, 4 novembre 2020