Le voci dei cari, i preparativi gioiosi, l’armonia della festa e della comunione rendevano ancora più presente e impetuosa nel cuore un’altra comunione, intima e segreta, inviolabile anche dagli affetti più stretti.
Una nuova dimensione in cui scopriva e ritrovava sé stessa, un calore che la scaldava e rincuorava.
Un’ebbrezza e un senso di liberazione che la trasportavano verso cime e paesaggi a cui tornava, come da ragazza. Una sensualità che la avvolgeva disvelandole aspetti di sé che sembravano spenti e sopiti, e invece avvampavano in tumultuosi incendi, in cui la sua anima si scioglieva dai legami della vita quotidiana e si librava serena.
Le voci dei cari, i preparativi gioiosi, l’armonia della festa. Era lì, in mezzo a loro e con loro, e si guardava partecipare agli affetti con quella parte di sé che era altrove.
Su nevi immacolate e travolgenti pendii, dove l’aria è gelida e pura, e respirarla è un sollievo dell’anima.
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Giorgio Alessandrini, 24 dicembre 2020